lunedì 19 novembre 2012

Battle Royale, il manga, il romanzo.

Alla fine di Hunger Games tra elogi e polemiche ho sentito l’irrefrenabile desiderio di conoscere la storia che aveva ispirato l’autrice (anche questo con tutte le polemiche di contorno).
Ho quindi adocchiato il manga ed il romanzo di Hunger Games su una mensola in camera del mio fidanzato. Il dilemma a questo punto era: da dove comincio?
Di solito in ogni trasposizione trovo elementi che non mi soddisfano a pieno quindi un po’ “a sensazione”, un po’ perché l’idea di mettere mano al mattoncino non mi solleticava più di tanto, sono partita dal manga.
Mai scelta fu più azzeccata.
La vera difficoltà che ho incontrato nella lettura sono i nomi, 42 nomi giapponesi (che anno assonanze abbastanza simili) e seguire la storia di ogni singolo personaggio mi avrebbe mandato al manicomio, mentre il manga mi associando il racconto all’immagine permette di seguire le vicende di ognuno.

Trama :

Nella Repubblica della Grande Asia, uno stato totalitario geograficamente localizzato nel Giappone della realtà, vige il BR act. Secondo tale legge, ogni anno viene scelta tramite sorteggio una classe di terza media per partecipare al cosiddetto Programma. Il gioco consiste in una lotta all'ultimo sangue in cui i partecipanti devono uccidersi a vicenda in un luogo scelto appositamente dal governo, precedentemente evacuato. Per costringerli a partecipare, tra i vari espedienti c'è un collare che fornisce al centro di controllo la posizione degli studenti e che esplode in caso di fuga o di ammutinamento. Ai partecipanti è fornita un'arma con criteri assolutamente casuali (dalle mitragliatrici ai coperchi di pentola), in modo da uniformare, affidandole completamente al caso, le possibilità di sopravvivenza. L'obiettivo è che rimanga un solo superstite, l'unico che potrà fare ritorno a casa.
battle-royale-v01-042-043Il manga ha per protagonisti gli studenti di una delle classi sorteggiate: la classe 3-B dell'istituto Shiroiwa, 21 maschi e 21 femmine. Il loro Programma si svolgerà su un'isola evacuata.
Si delineano subito fra gli studenti due diversi approcci alla situazione: quelli che si rifiutano di partecipare al gioco, e cercano il modo di ribellarsi al governo, e quelli che accettano di combattere. Mentre questi ultimi si muovono in genere da soli, i "ribelli" formano diversi gruppi ed attuano diverse strategie per porre termine al gioco.
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Il protagonista, Shuya Nanahara, ex campione di baseball e rocker, si ribella all’idea di uccidere quelli che fino a poche ore prima erano i suoi compagni di classe e cerca di radunare il maggior numero di persone per tentare di scappare dall’isola, la sua prima alleata è Noriko Nakagawa, a cui si aggiunge Shogo Kawada, sopravvissuto allo stesso gioco l’anno prima (nel quale era rimasto ferito e costretto a ripetere l’anno a causa del lungo periodo di degenza in ospedale).

Amico di Shuya e anche lui restio a uccidere gli amici Shinji Mimura tenta un attacco informatico ed uno dinamitardo alla sede del centro di comando, che sfortunatamente fallisce a causa di un attacco del più pericoloso dei ragazzi che partecipano al gioco, Kazuo Kiriyama. Intelligente e fortissimo Kazuo decide di partecipare al gioco con il lancio di una moneta.

Così tra incomprensioni, malattie, omicidi e suicidi la lista degli studenti della terza B di assottiglia sempre di più, fino ad arrivare ad uno scontro finale al cardiopalma. Chi sarà il vincitore?
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Pensiero:

Differenze sostanziali tra romanzo e manga non ce ne sono ad eccezione di dettagli minimi, sono entrambi 2 ottimi prodotti; da una parte il manga mostra anche scene esterne come i genitori di Yuka, una ragazza timida ed introversa, che si preoccupano per la figlia ma sicuri del fatto che avrebbe trovato amici veri anche in quell’orrendo massacro, ma mostra anche la realtà nuda e cruda della guerra, le ferite, le teste saltate e per mia sfortuna le orbite schiacciate (ribrezzo).
Il manga permette una migliore introspezione dei personaggi e coinvolge maggiormente nelle vite di questi ragazzi che, nel bene e nel male restano ragazzi delle medie partiti per andare in gita e rapiti per partecipare a questo gioco al massacro.
Giudizio finale : 5 stelle per entrambi, non è un genere che mi entusiasma ma in coscienza non mi sento di dare nulla di meno.

2 commenti:

  1. Ciao,
    ho scoperto oggi il tuo blog e stavo dando un'occhiata. Di Battle Royale ho letto il manga e visto il film (carino ma non all'altezza) ma devo ancora leggere il romanzo.

    Il manga è stupendo, crudele e violento al punto giusto, pieno di tutte quelle intense reazioni psicologiche che ci si aspetta dai personaggi in quella situazione così estrema ^^

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    1. Ciao e benvenuta!

      Per il film aspettavo che le impressioni del libro si affievolissero, ma non ero così ansiosa (i film mi deludono quasi sempre).
      Quanto al libro se non spaventa il mattoncino di 660 pagine, mi sento di consigliarlo, anche se il manga resta a mio avviso il migliore.

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