giovedì 26 luglio 2012

Viaggio verso Agartha (Children who chase lost voices from deep below)

Hello people! Attendendo di finire il tanto acclamato "50 sfumature di Grigio" vi parlo del film di animazione da poco uscito dalla Kaze.
Viaggio verso Agartha (Children who chase lost voices)
Innanzitutto : che cos'è Agartha?
Agartha è un mondo sotterraneo (credo posto al centro della terra) che ricorda sia come architettura che struttura sociale e personaggi la mitologia Maya e Azteca, a cui si accede tramite un passaggio segreto, che solo una pietra chiamata clavis (♪♫♫♪ il mistero della pietra azzurra ♪♫♫♪...) può rivelare e quindi aprire, e un bagno in un lago? mare?... diciamo una distesa di puriacqua, un'acqua che si può respirare (?)
Ma la cosa più impressionante di Agartha è la possibilità di resuscitare i morti. (ooooh....)
La nave che trasporta i morti
La protagonista della nostra storia è una ragazzina, Asuna, che passa i pomeriggi ad ascoltare una radio rudimentale immersa nel verde. Il suo desiderio più grande è riascoltare una melodia meravigliosa, ma un pomeriggio viene attaccata da un mostro. A salvarla sarà un ragazzo misterioso, chiamato Shun, che le rivela di provenire da un mondo antico, Agartha per l'appunto.

Shun però muore in quanto essendo un abitante di Agartha non può vivere sulla terra e l'incaricato di recuperare la sua clavis è suo fratello minore, Shin, identico a Shun, che viene attaccato dagli Arcangeli, un grupppio di esseri umani, che vogliono distruggere Agartha. Di questo gruppo fa parte anche il mestro (un supplentente in realtà) di Asuna, il cui scopo però è riportare in vita la sua fidanzata.
Amore, amicizia, e morte sono intrecciati con una sapienza e una delicatezza unica, tratto distintivo di Makoto Shinkai, autore del bellissimo, commovente e meraviglioso 5 cm per secondo (quanto ho piantooooo :'( )
L'unico appunto che posso fare al film è una mancanza di approfondimenti su questo mondo misterioso, magari in appendice, come extra, e un finale aperto che non mi ha soddisfatto appieno.
Mentre per quanto riguarda la casa editrice....vade retro! Il doppiaggio pessimo...osceno!!! Nei momenti più concitati Shin parla addirittura barese! Il significato delle parole vengono stravolte totalmente, e dire che a Parigi c'è una vagonata di ragazzi italiani (anche laureati), se proprio dovevano assumere degli incompetenti per il doppiaggio, potevano assumere degli incompetenti colti!
A breve lo guarderò in francese dato che mi è sembrato abbastanza buono, il doppiaggio in italiano ridicolizza talmente il film da renderlo, almeno per me, inguardabile! (Ci penso io!!!)
Giudizio finale (summa della storia e del doppiaggio) : 





Spero che rifacciano il doppiaggio ma non ci credo molto, quindi vi lascio con il trailer (in francese :D) e vi auguro buona giornata ^_^


lunedì 2 luglio 2012

Gena Showalter - Imperial Novels - Il guerriero di pietra & Schiavo del piacere

A fronte del grande successo ottenuto con i Signori degli inferi, la Harlequin Mondadori ha deciso di pubblicare le sue prime opere... escono così in Italia gli Imperal Novels, a mio avviso una trovata pubblicitaria che non apporta nessun beneficio alle capacità della Showalter. Anzi, semmai il contrario, perchè a causa della poca validità dei primi due libri ci sono persone (anobii e vari siti che frequento) che
sono rimaste talmente male dopo aver sentito decantare il valore della Showalter che hanno rinunciato alla lettura delle successive opere dell'autrice.
Bon, passiamo ai libri :

Il guerriero di pietra


Sinossi: Jorlan aspetta da secoli una fanciulla che lo liberi dall'incantesimo che lo ha trasformato in pietra. Ma Katie James, la bellezza statuaria con il temperamento di un'amazzone e la capacità di fargli ribollire il sangue con i suoi baci, è molto diversa dalle donne remissive cui è abituato. Ha soltanto due settimane per convincerla a donarsi a lui senza condizioni, corpo e anima. Altrimenti tornerà pietra. E l'avrà persa per sempre.

Pensiero: La trama in generale è passabile, un po' trita e ritrita ma accettabile. La caratterizzazione dei personaggi è del tutto inesistente, un approfondimento delle personalità dei fratelli non avrebbe fatto affatto male. Heather che di punto in bianco se ne va, lascia famiglia e tutto per seguire Percen mi sembra poco realistica.
Il maschilismo di lui l'ho trovato abbastanza pesante e irrealistico per un mondo così evoluto come Imperia.

Schiavo del piacere

Sinossi: Bellissimo e terribilmente sexy, Tristan è stato imprigionato in uno scrigno da Zirra, potente maga e amante respinta, che lo ha trasformato in uno schiavo del piacere. Per secoli è passato da una padrona all'altra, costretto dalla maledizione a servirle con il suo splendido corpo. Tanto che il sesso è diventato per lui un dovere monotono e umiliante. Finché il portagioie non finisce nelle mani di Julia Anderson, antiquaria a caccia di tesori per il suo negozio... e tutto cambia. Perché ammettere i suoi veri sentimenti per lei spezzerebbe l'incantesimo, ma li separerebbe per sempre. E Tristan sarebbe disposto a fare qualunque cosa per rimanere con Julia. Anche a essere suo schiavo per l'eternità.
Pensiero: Ci sono volute un paio di ore per finirlo, ma sinceramente avrei potuto riservarle a qualcosa di più produttivo. Che la storia fosse scopiazzata dalla Kenyon (Fantasy Lover è del 2002, questo del 2005) è evidente leggendo la trama, e quindi non era un mistero, ma pensavo, fosse una somiglianza vaga, qualcosa più a grandi linee, in realtà è tutto uguale!
A partire dal rapporto di Julia con Faith identico, preciso e spiccicato a quello di Grace con Selena, per passare alla distruzione delle cose di Julia ad opera di Zirra (con Grace a fare una brutta fine erano stati i libri)... basta è troppo, anche per questo genere di autrici che si influenzano a vicenda spesso e volentieri.
Se poi ci mettiamo una caratterizzazione dei personaggi (anche qui) praticamente inesistente -escludono i "ti voglio, sesso, non posso permettermi di amarti..."- per quanto riguarda i personaggi principali, quelli secondari manco a parlarne, figure sulla carta che non risaltano minimamente.

Conclusione, se leggendo la trama non vi convince, passate ad altro, l'impressione iniziale non migliorerà minimamente col proseguimento della lettura.
Giudizio finale :