venerdì 30 novembre 2012

Elfen Lied - Lynn Okamoto

Avendo visto l'anime molti di voi ne conosceranno la storia; ma per quel che mi riguarda mi sono avvicinata al manga per la prima volta ieri sera. È stata una rivelazione!

ELFEN LIED 1
PLANET MANGA

ELFEN LIED 1

Fumetteria e online

PLANET MANGA

Disponibile dal 11/10/2012

prezzo:  6.50















La cosa che mi ha colpito all'inizio è stato il colore (e quando mai!) e il fatto che il manga fosse imbustato: se la cosa bella dei manga è andare in fumetteria, sfogliarli, sentire la consistenza della carta, guardare i disegni, perché imbustare un manga, e quindi privarci di quello che -a mio avviso- è il suo elemento caratterizzante? Almeno lo pensavo finché non l'ho aperto e sulla seconda pagina c'era la protagonista a seno scoperto! (Ecco perché!) E, ovviamente le scene violente, che però non sono peggiori di quelle viste in -un titolo a caso- Battle Royale.
Simbolo di come la fascia d'età di coloro che si avvicinano i manga si stia abbassando costantemente andando ad inglobare anche i più giovani.

Trama: 

La scena si apre in una base militare a venti metri sottoterra, una sorta di carcere di massima sicurezza concepito per un mutante dall'aspetto umano, ma con due corna e una forza micidiale: i diclonius.
Un'evoluzione della razza umana e per questo considerati pericolosi, i diclonius vengono uccisi alla nascita in seguito a tremende torture. Una di loro, chiamata Lucy, riesce però a fuggire tuffandosi in mare (non prima di aver ucciso quattordici persone). Viene trovata da Kota, uno studente universitario appena trasferitosi, e sua cugina Yuka, da sempre innamorata di lui. Lucy a quanto pare è affetta da una doppia di personalità e quano incontra i due ragazzi, non solo è nuda -ed inconsapevole di esserlo- ma si comporta come una bambina e sembra non capire né parlare il giapponese: continuando a ripetere "Nyu".
Ma i militari non si arrendono e si mettono sulle sue tracce, colpiscono Yuka e Kota e provano ad uccidere Nyu (il nome affibiatole dai due ragazzi); colpita alla testa Nyu ritorna ad essere Lucy: assassina spietata che non esiterà a colpire chiunque le sbarri la strada.

Pensiero:

Partiamo dalla critica negativa: i disegni e il prezzo.
I volti dei personaggi non sono ben definiti, e sono solo di due tipi : uno con il viso allungato e gli occhi all'ingiù (comprensibile in Nyu, ma presente anche negli umani, uomini e donne) e il secondo tipo è quello delle guardie, in alcuni casi indistinguibili. Gli sfondi in molti casi assenti non contribuiscono a dare una sensazione di profondità.
Mentre il prezzo mi sembra leggermente eccessivo: nonostante la sovraccoperta e la presenza di alcune pagine a colori, 6,50€ per 200 pagine sono eccessivi (se pensiamo a Blood Lad -184 pagine a 4,50€ - o Liar Game della J-pop -218 pagine con sovraccoperta e pagine a colori a 5,90€-).
Passiamo adesso alla critica positiva: la storia, la qualità della carta.
Se il prezzo è eccessivo la rilegatura e la qualità della carta fanno segnare un punto a loro favore.
La storia è una novità nel suo genere, la doppia perdita di memoria di Kota e Nyu sono degli elementi importanti se sfruttati bene. La psicologia alla base dei personaggi dà quello spessore che viene loro tolto dai disegni.
Giudizio senza dubbio favorevole, attendo con ansia il seguito : 

giovedì 29 novembre 2012

Chocolat - Joanne Harris

L'ho finito ieri sera dopo aver rimandato anche troppo la lettura.
Sfido chiunque a non conoscere -volente o nolente (nel mio caso molto volente)- la storia, grazie al film col mitico Johnny Depp (Joooohnnyyy.... sbav sbav); ma restiamo concentrati e limitiamoci al libro.

Trama:

È il giorno di carnevale, quando nel piccolo paesino di Lansquenet-sous-Tannes fanno la loro comparsa la giovane Vianne Rocher e sua figlia Anouk. Dopo tanti anni passati a girovagare per il mondo, la donna decide di fermarsi (almeno per un po'), rileva una vecchia panetteria e ne fa una pasticceria La Céleste Praline.
Ma in un paese chiuso a nicchia come Lanquenet in cui il parroco, Francis Reynaud, la fa da padrone, Vianne non riceverà certo un caloroso benvenuto, tanto più che è appena cominciata la Quaresima e la sua attività è vista come un elemento di disordine.
Tuttavia col passare del tempo troverà degli amici fidati e scoprirà che i legami affettivi non sono un vincoli, quanto un sostegno. Fino a quando il vento non riprese a soffiare.

Pensiero:

Con l'indelebile ricordo del film impresso nella testa mi sono avvicinata a questo libro. Ho cercato -inutilmente- di dimenticare il film, l'aspetto dei protagonisti; ma Roux non riesce a sopprimere Johnny, Vianne è fin troppo stregonesca, e Reynaud è un bizzarro miscuglio del sindaco e del prete del film.
Senza contare la profusione di leccornie che costituiscono un vero e proprio attentato alla linea.
In sostanza non l'ho odiato, ma non mi è sembrato all'altezza del film; mi riservo comunque il diritto di cambiare opinione leggendo il seguito (ebbene si, è una trilogia! *shock*). Ho già il secondo, mentre per l'ultimo aspetto un edizione più economica, quindi stay tuned!
Giudizio finale: 

mercoledì 28 novembre 2012

Defense Devil - Youn In-wan & Yang Kyung-il

Buongiorno!
In questa giornata in cui il grigiore e l'acqua la fanno da padrone mi dedico ad un passatempo particolarmente impegnativo: guardare Tenchi Muyo!
E nel frattempo penso alla recensione di "Defense Devil" (noto che stanno aumentando il numero di manga di autori coreani).

Trama:

Kucabara (Mephisto Barto Dertov Reffertlark Kucabara) è un diavolo, figlio del re dei demoni, bandito dall'Inferno a causa della sua bontà e del suo cuore poco incline ad infliggere pene e sofferenze.
Ritiratosi a vivere a  Events's Horizon, una dimensione intermedia fra il mondo degli inferi ed il mondo degli umani, ed in cui le anime sostano prima di finire all'inferno, Kucabara decide di diventare il difensore degli esseri umani accusati ingiustamente, e raccogliere così la loro Dark Matter, fonte del potere demoniaco.
Un'anima purificata perde tutta la Dark Matter che viene raccolta da Kucabara e Bichura (suo seguace), ma che viene puntualmente spesa nello scontro con lo Shinigami di turno.

Pensiero: 

Una storia in 10 volumi che risulta, piacevole, leggera e scorrevole.
Demoni, combattimenti, shinigami, gag e un pizzico di romanticismo sono gli ingredienti che compongono Defense Devil.
Kucabara & Idamaria
La trama all'inizio parte in sordina, con Kucabara che aiuta gli esseri umani, acquisisce Dark Matter che poi consuma nel difendere l'umano dallo Shinigami, in un ciclo che si ripete continuamente e che sembra non portare da nessuna parte; ma che lascia intravedere il caos e i disordini in cui versa l'inferno (con i demoni stessi che provocano morti e stragi), per concludere in un rush finale che riprende le fila lasciate in sospeso nel corso della storia.
Le storie a volte si risolvono in modo troppo semplicistico, i personaggi sono ritratti un po' troppo superficialmente, la caratterizzazione psicologica è quasi inesistente ed il personaggio di Bichura dà ai nervi.
In sostanza è un manga piacevole e poco impegnativo, frapposto tra le boiate ed i capolavori.

Consiglio di lettura : Da leggere la sera, prima di andare a dormire, magari con una cioccolata calda. ^_^.
Giudizio finale : 

martedì 27 novembre 2012

Blood Lad – Yuuki Kodama

Buongiorno!
Oggi mi sono svegliata tardi, ho perso tempo a leggere Soul Eater 21 e sono ancora in pigiama (lo ero quando ho cominciato a scrivere una recensione, poi mi sono cambiata :P).
Di conseguenza non ho il tempo materiale per una recensione corposa (ho in lista Full Metal Alchemist, Hime Chan no Ribbon, Death Note, Defense Devil... sono solo i primi che mi vengono in mente -e mi sto limitando  ai manga! O.o -), così mi sono concentrata su qualcosa di veloce.
Blood Lad è il primo volume di una nuova serie, acquistato grazie al prezzo speciale di 1,99 €. E che continuerò con molto piacere.

Trama:

Ci troviamo nel mondo degli inferi che è diviso in varie circoscrizioni; il distretto orientale è comandato da Staz, un vampiro otaku ossessionato dagli umani. Fanatico di anime, manga e videogiochi.
tumblr_lsvlo3Im7k1r3gilro1_1280Quando nel suo territorio appare una ragazza umana -per di più giapponese- è come un sogno che si avvera. Un solo sguardo e Staz si ritrova perdutamente innamora. Ma purtroppo in un momento in cui il vampiro è lontano Fuyumi (la ragazza) muore, diventando un fantasma. Pochi secondi servono a Staz per decidere: troverà un modo per farla tornare in vita.
Utilizzando la porta infradimensionale (chiamata Black Courtain) che ha utilizzato Fuyumi si reca con lei nel mondo degli umani. Qui incontra la proprietaria della porta, Beru, una strega molto potente alla ricerca di colui che le ha rubato la magia della Black Courtain (in un primo momento pensava fosse Staz). Beru rivela che esiste un libro in cui è scritto come riportare in vita gli essere umani, e che al momento quel libro è nelle mani del boss del distretto occidentale, Wolf, amico d'infanzia di Staz e suo nemico giurato. Partiamo quindi per il distretto occidentale...

Pensiero:

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In un periodo in cui vampiri, licantropi e esseri soprannaturali in genere la fanno da padrone nei manga, come nella letteratura; e in cui sembra essere già stato detto di tutto e di più, Blood Lad porta una ventata di freschezza, va oltre la banale parodia di un genere trito e ritrito per creare un nuovo personaggio, Staz stesso si definisce "un vampiro dei giorni nostri".
Un essere che pur essendo soprannaturale non è esente da passioni, che si emoziona parlando di videogiochi con Fuyumi e che nel mondo degli umani si comporta come un bambino al lunapark.

Caratteristiche tecniche : 
Belli i disegni: rendono bene anche i combattimenti e le scene movimentate.
Personaggi: ben caratterizzati, umani eppur sovrannaturali.

Attendo con ansia il prossimo numero, non vedo l’ora di vedere lo scontro con Wolf e di sapere come si evolveranno gli eventi per i due protagonisti.
Stay tuned!
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Giudizio (non proprio) finale : 

lunedì 26 novembre 2012

K-On! by Kakifly

E' da ieri che mi scervello su cosa recensire, quando stamattina  tutt'a un tratto noto una macchia di colore, rossa, blu, gialla e viola: i 4 volumi di K-On! Divento una lampadina al neon.
Come capita abbastanza spesso, il nostro primo -e fortunato- incontro è avvenuto grazie all'anima subbato, e tutt'ora inedito in Italia (totale rispetto a coloro che realizzano i sottotitoli, permettendo a noi di guardarli -che se aspettiamo le edizioni italiane stiamo freschi-). Così quando la J-pop ha cominciato la pubblicazione dei tankobon non c'erano alternative: doveva essere mio!

Trama:

Yui, Ritsu, Mio e Mugi (Tsumugi) sono studentesse del liceo che si uniscono al club di musica leggera, i cui membri si sono diplomati, per cui rischia la chiusura.
Come se non bastasse Yui (che potremo definire "svagata"), non ha la minima conoscenza musicale, non ha mai suonato uno strumento e si è iscritta al club pensando "leggera" significasse facile da suonare... -.-'.
Passiamo quindi i pomeriggi con queste quattro ragazze suonando (poco), mangiando te' e dolcetti (da non  leggere/guardare durante la dieta), facendo vacanze mascherate da ritiri e affrontando i piccoli e grandi problemi della vita scolastica.
Miracolosamente le esibizioni sono positive e il nuovo anno scolastico porta con sé una nuova "adepta", Azusa.

Pensiero:

Come ho già detto l'anime è adorabile, e il manga non è da meno, una divertente commedia, canzoncine orecchiabili, gag e scenette comiche non mancano.
Ognuna delle protagoniste ha una caratteristica peculiare : Yui la sbadatezza, Ristu l'energia, Mio oltre ad essere straordinariamente paurosa è spesso vittima di Ritsu; Mugi, infine, ha una tranquillità ed una tenerezza che ben si amalgama all'interno del gruppo.
Il disegno carino e la simpatia dei personaggi sopperiscono all'inesistenza di una trama vera e propria, elemento gravissimo in qualsiasi altro manga/anime; ma che qui, grazie all'atmosfera disincantata e al numero limitato di tankobon/puntate, non disturba particolarmente.
K-On! ci trasporta in un mondo in cui le stranezze della storia, e della protagonista in particolare, non sembrano così strane.
Una menzione merita il formato del manga, in yonkoma, ovvero 4 vignette disposte verticalmente (da leggere seguendo l'ordine numerico a fianco -->) utilizzate normalmente come strip comiche a fine volume (Full Metal Alchemist), che a volte mi ha destabilizzato durante la lettura.
So che in patria è fermo al 5° volume per cui la J-pop ha pubblicato solo i primi 4, che corrispondono ad entrambe le serie televisive.
Restiamo in attesa di aggiornamenti.
Concludo dicendo che l'intento commerciale con cui è stato creato K-On! è pienamente riuscito, ma rifiuto a priori qualsiasi tipo di  paragone con Beck, è fuorviante.
K-On! è un manga/anime rilassante, da leggere/guardare dopo una giornata di lavoro, giusto per farsi due risate, non c'entra nulla con Beck, che invece parla di sogni, sogni infranti e un obbiettivo comune.
Giudizio finale : 

venerdì 23 novembre 2012

Raquiya - Boichi & Masao Yajima

Buongiorno! Oggi sono qui per parlare di un manga che non può che essere definito "illuminante".
Raquiya, scritto da Masao Yajima, disegnato dall'autore coreano Boichi racconta di religione, ma non come la conosciamo noi. Racconta delle lotte avvenute agli albori della religione cristiana e di come gli gnostici siano riusciti a sopraffarre le altre fazioni, una guerra che sopo essere stata sedata per milleottocento anni ritorna prepotentemente.
L'evento scatenante è la comparsa di una ragazza, Luna Hazuki, che è guidata da Abraxas, una divinità più antica del mondo e destinata a distruggere l'umanità.

Trama:

Durante un viaggio in America, il destino di Luna Hazuki cambia per sempre: la sua famiglia rimane coinvolta in un terribile incidente stradale, restando uccisa. Sette anni dopo Luna e la sua famiglia vivono felicemente, di nuovo. Moriranno ancora... I primi di dodici sacrifici necessari alla distruzione del mondo e al compimento della profezia di Raqiya. Sono queste le folli premesse di un manga che attinge in profondità dal mondo della cabala e dell'esoterismo, dalla religione gnostica e dalla storia del culto eretico cataro. Sopravvissuta per due volte allo sterminio della sua famiglia, Luna deve rinunciare alla felicità del quotidiano per un compito superiore: essere l'incarnazione di un potere inimmaginabile per gli uomini. Di che potere si tratta? Attraverso di lei rivivrà un dio benefattore o un diavolo sterminatore? Sulla scia delle diverse interpretazioni di questa domanda fondamentale, una sfida vecchia di millenni torna a riproporsi. La Chiesa Cattolica si prepara a fronteggiare i fantasmi del proprio passato, nella forma di un culto cataro che oggi si ripresenta forte di uno straordinario apparato politico, economico e militare. Elevando Luna Hazuki a propria divinità incarnata, i catari lanciano l'assalto alla conquista del mondo. Il loro, però, potrebbe rivelarsi un tremendo errore di valutazione.

Pensiero:

"Ci sono opere che si spingono oltre il semplice intrattenimento per avventurarsi nel misticismo e che per questo necessitano di un certo grado di partecipazione del lettore. Gli chiedono di non subire la lettura, ma di viverla come spunto di ricerca. E' questo il caso di Raqiya. Il titolo in ebraico sta per "firmamento" e il tema trattato è il cristianesimo. Non come lo intende la maggior parte di noi. Il fulcro della narrazione ruota attorno alla filosofia gnostica sviluppatasi tra il II e III sec dell'era cristiana... Scoprire cosa si cela dietro il grande inganno del demiurgo rende gli uomini liberi, permettendo loro di rico con Dio."

Credo che queste parole, tratte dall'introduzione dei primo volume siano le più appropriate per descrivere quest'opera. Raquiya, infatti, esula da qualsiasi tipo di classificazione: non può essere definito bello, così come non può essere definito brutto; non può essere considerato un semplice manga e non può essere considerato un opera religiosa.
Man mano durante la lettura mi ritrovavo sempre più invischiata nella storia di Luna, nella sua trasformazione, nelle decisioni di Isa e Toshiya.
I disegni sono grandiosi, le caratteristiche di Boichi danno profondità ed espressività.
Avrei voluto un paio di pagina in più per la ricostruzione, ma non si può avere tutto dalla vita ;)
Giudizio finale : 
Buona lettura!

giovedì 22 novembre 2012

Liar Games - Shinobu Kaitani

Buongiorno! Quest'oggi comincio con la recensione del primo numero di una nuova uscita.
Annunciato in occasione del "Lucca Comics & Games", ha attratto la mia attenzione fin da subito, così ho preso il primo numero per decidere se metterlo in abbonamento o meno.

Trama:

Nao è una studentessa universitaria famosa per la sua ridicola ed assoluta onestà.
Un giorno riceve per posta un pacco, inviato dall'ufficio LGT, recante la strana dicitura:
"Congratulazioni! Lei è stata estratta tra centomila candidati ed è stata iscritta al Liar Game Tournament. Aprire il pacco solo se si prende parte al Liar Game."
All'interno del pacco trova 100 milioni di yen (più di un milione di euro).
Obiettivo primario del 1º turno di gioco è quello di riuscire ad ingannare l'avversario cercando di portargli via i soldi: chi vince guadagna la somma di denaro, chi perde dovrà restituirla alla società organizzatrice del gioco, la LGT (Liar Game Tournament office)... con qualsiasi mezzo e a tutti i costi.
Comprensibilmente basita da tutta la faccenda, la ragazza trova ben presto sollievo nel sapere che il suo avversario è il suo ex insegnante Mr. Fujisawa: ma a causa della sua innata personalità incapace d'inganno e doppio gioco viene subito convinta dall'uomo a consegnargli i suoi 100 milioni. Terrorizzata alla notizia che dovrà restituirli ai creatori del gioco, inizialmente si rivolge ad un avvocato che però le spiega che non può aiutarla, in quanto lei non è stata ancora vittima di un torto e non può nemmeno recarsi dalla polizia poiché essendo un gioco non ci sono leggi che possono essere applicate.
Ironicamente, l'avvocato afferma che per truffare qualcuno sarebbe meglio chiedere direttamente ad un truffatore, quindi Nao decide di rivolgersi a Shinichi Akiyama, un vero e proprio genio della truffa, recentemente uscito di prigione, dov'era finito per bancarotta fraudolenta di una delle più grandi società del paese. Dopo aver ascoltato con profonda attenzione ed interesse la storia di Nao, Shinichi decide di provar ad aiutarla e cercar di vincere assieme a lei il torneo; la partita ha così inizio.

Pensiero:

La storia mantiene fede alla promessa iniziale di suspance e competizione psicologica, tiene incatenato il lettore fino all'ultima pagina del tankobon che si conclude con una domanda che aleggia nell'aria "...e poi? Che succede? Come continua? Voglio saperloooo!"
La protagonista non conosce la differenza tra onestà e stupidità, tutto è talmente estremizzato da dare i nervi; ma capisco che rientri tutto nella dinamica della storia.
Quello che mi ha effettivamente disturbato durante la lettura sono i disegni, del tutto primi di profondità e prospettiva, gli sfondi inesistenti e le bocche spalancate dei protagonisti; inoltre urla anche quando non era strettamente necessario mi hanno provocato un mal di testa.
A questo punto la domanda è d'obbligo: lo continuerò? Sinceramente non lo so. Dalle recensioni trovate in giro ed in particolare su AnimeClick, la storia non ha battute di arresto, la protagonista matura (com'era auspicabile), e anche i disegni migliorano.
Resta il dubbio sul numero di tankobon da attendere prima di arrivare ad una conclusione (14 in patria, ancora in corso), credo che leggerò un altro paio di volumi prima di scegliere se metterlo o meno in abbonamento, ma sicuramente è un'opera valida che merita una seconda occhiata prima di essere definitivamente accantonata.
Giudizio momentaneo: 


martedì 20 novembre 2012

Tre letture (causa GDL)

Finisce sempre così, ogni mese partecipo a  questo gruppo di lettura e tra le varie proposte c'è sempre qualcuna che mi intriga, in questo caso sono ben tre, la mia proposta, il libro scelto e un terzo libro.
Sarà colpa della tematica rosa-erotico che (volente o nolente) mi prende tantissimo ho divorato tre libri in tre giorni, così ho deciso di metterli tutti nello stesso post.

Rosa d'inverno - Kathleen E. Woodwiss. 

Inghilterra, 1792.
Il Signore di Saxton è potente, cavalleresco, crudele, appassionato, ricchissimo. Il signore di Saxton cela sempre il suo volto con un cappuccio di cuoio: perché in un incendio è rimasto sfigurato e nessuno riesce a levare lo sguardo su di lui senza ripugnanza e orrore. La tenera, bella Erienne è appena diventata sua moglie, e trema al pensiero dell’intimità che ben presto sarà costretta a concedergli.

Il dilemma del conte - Emily May

Inghilterra 1816.
James Hargrave, Conte di Arden, ha urgente bisogno di una sposa e chiedere in moglie la sorella del suo più caro amico, l’insignificante Kate, gli sembra la soluzione più immediata. Lei tuttavia, pur amandolo profondamente, rifiuta la proposta di matrimonio e gli presenta diverse candidate al ruolo che in realtà vorrebbe per sé. Via via che le potenziali fidanzate gli sfilano davanti, però, James scopre che nessuna di loro possiede le attrattive che giorno dopo giorno vede emergere in Kate, e finisce per innamorarsi perdutamente di lei. E a quel punto non gli resta che un ostacolo da superare: l’irrevocabile decisione della giovane di non diventare sua moglie!

Ho sposato un libertino - Carolyn Jewel

Potrà Anne concedere il proprio cuore 
al più famoso libertino di Londra? 
Per il duca di Cynssyr, conosciuto come lord Lussuria, l’amore è solamente un inganno. Per lui non fa quindi molta differenza sposare Anne Sinclair, invece della sorella. Eppure, basta un’unica notte di passione con la donna che ora è sua moglie per legarlo indissolubilmente a colei che fino a quel momento aveva visto solo come una insipida zitella. Quanto ad Anne, che aveva giurato di proteggere la sorella dall’affascinante quanto dissoluto duca, mai avrebbe pensato di dover sacrificare, oltre alla propria virtù, anche il proprio cuore.

Pensiero:

Tre libri interessanti, che, come ho detto prendono tanto, ognuno ha un qualche tipo di difetto che gli impedisce di diventare splendidi, ma che non intaccano la lettura scorrevole e piacevole.
In particolare:
Rosa d'inverno : La protagonista è spesso affetta da ottusità acuta. La difesa a spada tratta del fratello, ben conoscendo il tipo di persona e attribuendo a Christopher ogni colpa della sua ubriachezza. E i processi arzigongolati  in cui salta di palo in frasca mentre il lettore è lì che si mangia le mani perchè ha già scoperto tutto e non vede l'ora che anche la protagonista ci arrivi.
Il dilemma del conte : E' quello che ho trovato migliore, sia come stesura che come trama per poi passare alle caratteristiche di ogni personaggio. L'unico appunto che posso muovere è che non amo particolarmente quei libri  che si concludono con la dichiarazione dì'amore + matrimonio. Una storia per essere davvero valida deve affrontare questioni più importanti che "Credimi, ti amo!" "No, non è vero!"; il matrimonio non è la fine ma l'inizio. Mancano inoltre situazioni piccanti.
Ho sposato un libertino : Questo è l'inverso del precedente, le situazioni piccanti non mancano ma la storia è completamente inesistente, per usare una citazione del libro: ci sono cose che necessitano di essere dette.
Giudizio finale Rosa d'inverno :  
Giudizio finale Il dilemma del conte
Giudizio finale Ho sposato un libertino :  

lunedì 19 novembre 2012

Battle Royale, il manga, il romanzo.

Alla fine di Hunger Games tra elogi e polemiche ho sentito l’irrefrenabile desiderio di conoscere la storia che aveva ispirato l’autrice (anche questo con tutte le polemiche di contorno).
Ho quindi adocchiato il manga ed il romanzo di Hunger Games su una mensola in camera del mio fidanzato. Il dilemma a questo punto era: da dove comincio?
Di solito in ogni trasposizione trovo elementi che non mi soddisfano a pieno quindi un po’ “a sensazione”, un po’ perché l’idea di mettere mano al mattoncino non mi solleticava più di tanto, sono partita dal manga.
Mai scelta fu più azzeccata.
La vera difficoltà che ho incontrato nella lettura sono i nomi, 42 nomi giapponesi (che anno assonanze abbastanza simili) e seguire la storia di ogni singolo personaggio mi avrebbe mandato al manicomio, mentre il manga mi associando il racconto all’immagine permette di seguire le vicende di ognuno.

Trama :

Nella Repubblica della Grande Asia, uno stato totalitario geograficamente localizzato nel Giappone della realtà, vige il BR act. Secondo tale legge, ogni anno viene scelta tramite sorteggio una classe di terza media per partecipare al cosiddetto Programma. Il gioco consiste in una lotta all'ultimo sangue in cui i partecipanti devono uccidersi a vicenda in un luogo scelto appositamente dal governo, precedentemente evacuato. Per costringerli a partecipare, tra i vari espedienti c'è un collare che fornisce al centro di controllo la posizione degli studenti e che esplode in caso di fuga o di ammutinamento. Ai partecipanti è fornita un'arma con criteri assolutamente casuali (dalle mitragliatrici ai coperchi di pentola), in modo da uniformare, affidandole completamente al caso, le possibilità di sopravvivenza. L'obiettivo è che rimanga un solo superstite, l'unico che potrà fare ritorno a casa.
battle-royale-v01-042-043Il manga ha per protagonisti gli studenti di una delle classi sorteggiate: la classe 3-B dell'istituto Shiroiwa, 21 maschi e 21 femmine. Il loro Programma si svolgerà su un'isola evacuata.
Si delineano subito fra gli studenti due diversi approcci alla situazione: quelli che si rifiutano di partecipare al gioco, e cercano il modo di ribellarsi al governo, e quelli che accettano di combattere. Mentre questi ultimi si muovono in genere da soli, i "ribelli" formano diversi gruppi ed attuano diverse strategie per porre termine al gioco.
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Il protagonista, Shuya Nanahara, ex campione di baseball e rocker, si ribella all’idea di uccidere quelli che fino a poche ore prima erano i suoi compagni di classe e cerca di radunare il maggior numero di persone per tentare di scappare dall’isola, la sua prima alleata è Noriko Nakagawa, a cui si aggiunge Shogo Kawada, sopravvissuto allo stesso gioco l’anno prima (nel quale era rimasto ferito e costretto a ripetere l’anno a causa del lungo periodo di degenza in ospedale).

Amico di Shuya e anche lui restio a uccidere gli amici Shinji Mimura tenta un attacco informatico ed uno dinamitardo alla sede del centro di comando, che sfortunatamente fallisce a causa di un attacco del più pericoloso dei ragazzi che partecipano al gioco, Kazuo Kiriyama. Intelligente e fortissimo Kazuo decide di partecipare al gioco con il lancio di una moneta.

Così tra incomprensioni, malattie, omicidi e suicidi la lista degli studenti della terza B di assottiglia sempre di più, fino ad arrivare ad uno scontro finale al cardiopalma. Chi sarà il vincitore?
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Pensiero:

Differenze sostanziali tra romanzo e manga non ce ne sono ad eccezione di dettagli minimi, sono entrambi 2 ottimi prodotti; da una parte il manga mostra anche scene esterne come i genitori di Yuka, una ragazza timida ed introversa, che si preoccupano per la figlia ma sicuri del fatto che avrebbe trovato amici veri anche in quell’orrendo massacro, ma mostra anche la realtà nuda e cruda della guerra, le ferite, le teste saltate e per mia sfortuna le orbite schiacciate (ribrezzo).
Il manga permette una migliore introspezione dei personaggi e coinvolge maggiormente nelle vite di questi ragazzi che, nel bene e nel male restano ragazzi delle medie partiti per andare in gita e rapiti per partecipare a questo gioco al massacro.
Giudizio finale : 5 stelle per entrambi, non è un genere che mi entusiasma ma in coscienza non mi sento di dare nulla di meno.

Una tomba per le Lucciole - Isao Takahata

In attesa dell’uscita di “Una lettera per Momo” sono rimasta incantata da un capolavoro dello Studio Gibli e in particolare di Isao Takahata “Una tomba per le lucciole”.
Il lungometraggio è stato proiettato insieme a “Il mio vicino Totoro” di Miyazaki, sconvolgedo letteralmente il pubblico presente, e non è difficile capire perchè.

Trama:

Nella stazione Ferroviaria di Kobe, il 21 settembre 1945, un ragazzo muore tra l’indifferenza e il ribrezzo dei passanti.
L’unica cosa che ha con sé è una scatola di latta al cui interno sono conservate delle ossa. Nel momento in cui il suo corpo viene rimosso e la scatola gettata compare lo spirito di una bambina, a cui quello del ragazzo si affianca. Comincia così il flashback degli ultimi mesi della loro vita.
Nel giugno del ‘45 il quartiere dove vive Seita (questo il nome del ragazzo) viene bombardato dagli aerei americani; le bombe incendiarie distruggono il quartiere, fatto quasi esclusivamente di abitazioni in legno.
Nel rogo che ne deriva rimane coinvolta anche la madre di Seita che si trovava al rifugio, quindi il ragazzo si trova a doversi far carico della sorellina Setsuko. Ed insieme si recano da una zia che abita non molto lontano. Inizialmente (anche a fronte delle prelibatezze che Seita, figlio di un ufficiale della marina militare, porta con sé) la zia si dimostra cordiale ed affabile, ma quando il cibo comincia a scarseggiare, il suo comportamento diventa sempre più aspro finchè i due ragazzini non decidono di andare via dalla casa della zia e costruirsi un rifugio sulle montagne.
I primi periodi trascorrono felicemente, ma senza un impiego che consenta entrate fisse e a causa della guerra e del razionamento delle provviste che ne deriva i due ragazzini si ritrovano ben presto senza cibo, Seita comincia a rubacchiare in giro e a saccheggiare le case distrutte; mentre Setsuko passa le giornate a lamentarsi. La bambina è denutrita e senza un’alimentazione costante il recupero è impossibile.
Seita a questo punto va a prelevare gli ultimi soldi rimasti sul conto della madre per comprare del cibo ed in quest’occasione viene a sapere che la guerra è finita, il Giappone ha perso, la flotta giapponese è stata sbaragliata dal nemico. È quindi molto probabile che anche il padre sia morto. Abbattuto da questa notizia ma deciso a tenere in vita la sorellina, acquista tutto quel che può con gli ultimi soldi; ma tornato al rifugio trova Setsuko agonizzante. Di lì a breve morirà.seita-e-setsuko-in-una-triste-scena-del-film-d-animazione-una-tomba-per-le-lucciole-172202
La guerra è giunta alla fine, la vita ricomincia ma non per Seita che una volta cremata la sorellina si ritrova incapace di continuare a vivere, lasciandosi a sua volta morire di inedia.
Da allora sono passati molti anni e Kōbe è ora formata da moderni grattacieli, ma la sera sulla collina che sovrasta la città si possono ancora vedere Seita e Setsuko di nuovo insieme, seduti su una panchina circondati dalle lucciole.
Una_tomba_per_le_lucciole

Pensiero

È una storia triste, riesco a comprendere fin troppo bene lo sgomento dei primi spettatori che, dopo aver goduto di una fiaba qual è “Il mio vicino Totoro” di trovano di fronte alla lotta per la sopravvivenza che c’è alla base di una “Tomba per le lucciole”.
É pur vero che la lotta per la sopravvivenza viene combattuta da due ragazzini totalmente impreparati ad affrontare le difficoltà della vita e la scatola delle caramelle rappresenta l’ultimo legame con la vita agiata che hanno condotto finora.
Seita e Setsuko sono infatti figli di un ufficiale e quindi privilegiati (basti pensare ai prodotti che sono riusciti ad ottenere in tempo di guerra, cosa impossibile per la gente comune); ma proprio per questo non riescono a superare la guerra. Seita, ad esempio, piuttosto che trovare un lavoro resta vicino alla sorellina, nella speranza del ritorno del padre che sistemi tutto portando così entrambi alla morte.
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Concludo riportando le parole di uno spettatore :
“I due protagonisti sono fragili come le lucciole, perchè provengono da un ambiente agiato. Questa storia non si sarebbe fatta se avessero avuto la forza vitale degli scarafaggi”

Giudizio finale: 

venerdì 16 novembre 2012

Anteprima una lettera per Momo

Proposto in anteprima al Lucca Comics (sto ancora rosicando), uscirà in DVD e Blu-ray il 5 dicembre.
Momo è una ragazza di 11 anni cresciuta in una grande città. Tuttavia, a seguito della perdita prematura del padre, si trasferisce con la madre presso la casa della zia su un'isola remota. Qui il tempo sembra essersi fermato: vecchi edifici in legno, santuari circondati da alberi, campi terrazzati faticosamente scavati su ripide colline... e nessun centro commerciale. Inutile dire che Momo non è troppo entusiasta della nuova abitazione. Ma soprattutto, Momo ancora soffre per una lettera incompiuta lasciatagli dal padre prima che morisse. Una lettera che contiene solo due parole: "Cara Momo". Cosa voleva dire suo padre? Un giorno, esplorando la soffitta della sua nuova casa, Momo trova un antico libro. E da quel momento, strani avvenimenti iniziano a verificarsi intorno a lei... sarà l’inizio di una fantastica avventura.
Non vedo l’ora di vederlo!

martedì 13 novembre 2012

Lovely Complex – Aya Nakahara

Salve a tutti!
C’è voluto un po’ ma finalmente 2 settimane fa è divenuto mio: Lovely Complex!
L’ho conosciuto grazie all’anime e quindi in ritardo, quando alcuni dei volumi erano già esauriti e non avevo tempo né energie da dedicare alla ricerca ed è quindi passato in secondo piano rispetto ad altri manga.
Quando poi la Panini non ha annunciato nessuna ristampa (ma sta per arrivare, l’ho saputo da poco) ed i primi 10 volumi sono diventati praticamente introvabili o dai prezzi esorbitanti ci ho messo una pietra sopra.
Quando, però, ho terminato l’acquisto di Host Club (una spesa in meno ^.^) ho deciso di provare a reperire nuovamente Lovely Complex, riuscendoci grazie al mio forum preferito, lo SMO Shopping!
E per la modica cifra di 40 euro la serie completa è giunta finalmente fra le mie mani.
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Trama:
In un liceo di Osaka, incontriamo Risa Koizumi, insolitamente alta (172 cm) e Atsushi Otani, insolitamente basso (156 cm). Da tutti conosciuti come il duo comico “All Hanshin Kyojin”, i due ragazzi si detestano cordialmente, ma lo stesso carattere infantile e gli stessi gusti musicali li portano ad avvicinarsi sempre di più, finchè Risa non si innamorerà di Otani, facendolo a sua volta innamorare di lei.
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Finora i due ragazzi hanno dovuto superare i rispettivi complessi riguardo l’altezza, le varie gelosie e l’incapacità di vedersi in veste fidanzati. Le sfide però non finiscono qui: un’amica d’infanzia di Otani, il nonno di Risa, scelte divergenti riguardo al futuro e molte altre situazioni mettono a repentaglio la coppia appena venutasi a formare.
Il tutto condito da un tocco di romanticismo, gag e situazioni comiche.
Una piacevolissima lettura altamente consigliata! Occhiolino
Giudizio finale :