venerdì 1 febbraio 2013

Halcyon Lunch - Hiroaki Samura

Dopo una lettura ripresa ed abbandonata più volte, stamattina mi sono costretta a finirlo e ho letto il secondo volume tutto d'un fiato.
Sto parlando di Halcyon Lunch, opera (se così possiamo chiamarla) in 2 volumi di Hiroaki Samura, autore del più famoso -e spero migliore- l'Immortale.
Hyos

Trama:

Gen Adashino è un quarantunenne che dopo aver perso la sua ditta a causa di un impiegato fraudolento si ritrova, abbandonato dalla moglie e dal figlio, a vivere come un vagabondo. Un giorno mentre sta pescando su un fiume (nella speranza di mettere qualcosa sotto i denti), incontra una ragazza un po' svampita Hyos che in pochi secondi fa sparire un carretto con i bagagli, gli unici averi rimastogli. Mentre si scervella per capire come possa essere possibile una cosa del genere, compaiono tre loschi figuri, due ragazzi e una ragazza, che avevano una piantagione di marijuana proprio dove Gen si era fermato a pescare.
I tipi pretendono -come se fosse ovvio- di essere risarciti, ma finiscono per essere trasformati in nebbia e mangiati da Hyos. Dopo un momento di stupore (da cui si riprende fin troppo in fretta) Gen comincia a spiegarle che non può mettersi a mangiare esseri umani a destra e manca, così Hyos prova a vomitarli (ribrezzo), ma ne esce una cosa assurda, formata da parti di baglio, i due esseri umani e un pesce (doppio ribrezzo).
Che essere sarà ma questo?
Gen a quel punto (con Hyos e Medako, la compare dei tipo loschi, al seguito) decide di andare dall'impiegato fraudolento, con l'intento di farsi restituire i 20 milioni di yen il cui furto ha portato alla bancarotta della sua ditta (farlo prima o andare dalla polizia no?). Shinji, fratello di un amico, credo defunto, di Gen, dopo essere stato messe alle strette confessa di aver rubato i soldi del suo capo per aiutare una ragazza che l'ha infinocchiato con la storia (vecchia come il cucco), del padre malato la cui operazione l'aveva sommersa di debiti. E poiché da allora il rimorso non l'ha mai abbandonato chiede un ulteriore prestito a Gen per scovarla e farsi ridare i soldi (di nuovo: farlo prima no? Devi per forza aspettare che la tipa se li spenda tutti?)
Traizo
In una situazione assurda e che diventa più paradossale di minuto in minuto interviene Traizo, che spiega come sia lei che Hyos siano aliene, il cui compito è mangiare l'azoto presente nell'atmosfera, ma Hyo ha perso il device, uno strumento di controllo su ciò che si può mangiare e cosa no. L'obbiettivo di Gen è di ritrovare questo device, mentre Shinji si metterà alla ricerca della donna che lo ha fregato e farsi restituire i 20 milioni di yen.

Pensiero:

La trama è a abbastanza semplice, ma è piena di nonsense, eventi assurdi che vengono dati per assunto, continue e ripetute scene di vomito. Ma la cosa peggiore è lo spropositato numero di citazioni di cui è infarcito il volume (in particolare le prima pagine) che rallentano la lettura ma senza apportare nulla alla storia: fanno infatti riferimento a personalità giapponesi, politici, serie che in Italia non le abbiamo neanche mai sentite nominare. L'esorbitante numero di citazioni costringe il lettore (quelli che vogliono leggersele tutte) ad aprire praticamente il manga a 180° (cosa che aborrisco, infatti su quelle ho fatto "passo"). Finito il primo volume (come ho già detto non senza continui abbandoni e riprese) sono passati giorni senza avere la minima voglia di conoscere l'epilogo della storia, finché stamattina mi sono fatta forza e ho preso il seguito. Qui, al contrario del precedente le citazioni non sono così numerose, la storia procede meglio e si ritrova un filo logico che mancava totalmente nel primo volume. Sussistono alcuni "problemi strutturali" quali situazioni che non ricevono spiegazioni (che ci fanno Shinji e Triazo nel sottomarino; come quando e perchè Triazo viene portata dal pappone e finisce per far parte del suo harem, come fa Akira a prendere possesso della mente di Hyos durante la notte e perchè questo elemento si perde col proseguire della narrazione?), tempistiche che non coincidono (se Traizo passa un anno dal "pappone" e sei mesi durano le restanti vicende, com'è possibile che dovranno tornare sul loro pianeta fra un anno e mezzo se la durata della loro missione era due anni?) e scene di ribrezzo quando la sopracitata Akira si infila due dita in bocca per fare un dono che non le appartiene (e che non capisco come facesse a saperlo) e per concludere l'epilogo finale in cui tutto finisce bene ma non si sa precisamente come.
In sostanza una storia che ho cominciato a leggere perché era sulla mensola della libreria a casa, continuata perché constava di due soli tankobon, ma che non rileggerei neanche per tutto l'oro del mondo. 
Giudizio finale : 

2 commenti:

  1. Ti sembrerà strano, ma lo considero un genio. Probabilmente il genere non è il tuo preferito, che come hai ben specificato è il non sense. Lo considererei come uno sfogo, un allontanarsi dalle vicende serie de L'immortale (opera eccelsa che non ha niente a che vedere con questa mini serie di due volumi).

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    1. Indubbio il genio del creatore, come hai già detto tu è il non sense che mi risulta difficile da digerire (come l'uovo la sera). Anche se essendo un'opera di due volumi alla fine lo mandi giù (come l'uovo a mezzogiorno).

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