mercoledì 10 ottobre 2012

Traitor Spy Trilogy - La storia della corporazione 20 anni dopo.

Lo ammetto: c'ho preso gusto con i sequel, e infatti dopo il sequel di Yelena e Valek (non ricorderò mai come si chiama la saga - Study Trilogy) ho tirato fuori dalla libreria un altro sequel, che stava prendendo un po' troppa polvere, sempre sulla magia. Questa volta siamo a Imardin, presso la Corporazione, 20 anni dopo la storia di Sonea ed Akkarin.
Dove eravamo:
A Imardin Capitale di Kyralia ha sede la Corporazione dei maghi, un'università realizzata per educare e controllare tutti coloro che sono dotati di poteri magici. Durante l'annuale Epurazione, un evento in cui i maghi scacciano via dalla città criminali, vagabondi e mendicanti tra la folla una ragazza riesce a superare le difese dei maghi e colpire uno di loro, Fergun. Partita la caccia alla maga si scopre che si tratta di Sonea, un'orfana.
La Corporazione subisce uno shock perché mai prima d'ora una ragazza dei bassifondi aveva dimostrato di possedere dei poteri magici, ma posta di fronte all'alternativa di bloccare i suoi poteri o farla entrare nella corporazione quest'ultima sarà la scelta finale.
La Corporazione viene inoltre a sapere che il Sommo Lord, Akkarin, è a conoscenza di un particolare tipo di magia, chiamata magia nera, considerata proibita, il quale per assicurarsi la collaborazione dell'amministratore Lorlen e di Rothen prende "in ostaggio" Sonea rivendicandone la tutela, ma senza fare nulla per i soprusi a cui la ragazza è sottoposa da parte di alcuni novizi capitanati da Regin.
Alla fine Sonea scopre che gli Ichani, un gruppo di reietti di Sachaka (una delle terre confinanti con Kyralia) che conoscono e praticano la magia nera vuole attaccare Kyralia per impossessarsene e rendere tutti schiavi.
Sonea apprenderà la magia nera da Akkarin e se ne innamorerà, combatterà contro gli Ichani salvando Kyralia ma pagando un alto prezzo in quanto Akkarin perirà nello scontro.
Vent'anni dopo, ai giorni nostri:
Lorkin, figlio della maga nera Sonea e dell'eroe di Kyralia, Akkarin, è diventato un mago, ma l'ombra del padre e della madre è imponente e quando si presenta l'opportunità di recarsi a Sachaka con l'ambasciatore Dannyl, non se la lascia scappare nonostante l'opposizione della madre.
Ma a Sachaka il pericolo di essere ucciso è reale, quindi Lorkin si ritrova a viaggiare con Tyvara, una ragazza appartenente ad un gruppo che si fa chiamare le traditrici verso il luogo in cui queste vivono, nascoste dall'autorità di Sachaka.

Pensiero:

L'ultimo libro è ancora inedito ma il mio giudizio sull'autrice resta positivo, come ho sempre detto "già il fatto che la voce narrante non è quella di una sedicenne o simil-tale (vedi 50 sfumature) è positivo".
La pecca riguarda la verbosità - è tanto prolisso -, ma le vicende catturano l'attenzione e il fatto che la storia si svolga su più fronti contemporaneamente dà quel tocco in più e quel movimento che manca.
Ritornano i personaggi che abbiamo incontrato nella prima saga, Sonea, ovviamente, Dannyl, ma anche Cery e sorpresa sorpresa... : Savara!
Lorkin nel suo desiderio di trovare una soluzione alternativa alla magia nera è comprensibile e tenero ♥♥. Resta la mia impressione sulla corporazione e cioè che negando le varie forme di magia tende a racchiudersi a riccio e quindi ad indebolirsi, e non si fa scrupolo di utilizzare persone che però cerca di tenere a freno (l'importante è crederci!)
Non vedo l'ora di sapere come si concluderà la storia. Stay tuned!
Giudizio finale : 

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