lunedì 10 dicembre 2012

I racconti di Terramare - Goro Miyazaki

E' una settimana che non scrivo, colpa del film che compare nel titolo, mi ha causato un blocco tale che avrei fatto meglio ad accantonare la recensione e proseguire con altro... comunque waiting for "La collina dei papaveri" mi sono messa a guardare l'altra opera di Miyazaki figlio, "I racconti di Terramare". 
Liberamente tratto da due romanzi del ciclo di Earthsea di Ursula K. Le Guin, alle spalle del lungometraggio c'è una storia curiosa: anni fa Hayao aveva chiesto all'autrice di realizzare un film d'animazione dai suoi racconti, ma non essendo molto conosciuto in occidente la proposta venne rifiutata; una decina di anni dopo fu la stessa autrice (dopo aver visto Il mio vicino Totoro") a riproporre il progetto.
Però in quel periodo Hayao era impegnato con Howl, così gli subentrò il figlio, andando, tra l'altro, contro il volere paterno (non lo riteneva pronto ad un progetto così importante). Inutile dire che Ursula non ne fu propriamente entusiasta e lo fu ancora meno dopo aver visto il progetto concluso. Povero Goro! xD

Trama:

In un paese immaginario l'equilibrio che sorregge tutte le cose sta venendo meno: disgrazie, siccità ed epidemie si susseguono in una terrificante successione di fronte alla quale il re si ritrova impotente. Il figlio del re, Arren, soffre di sdoppiamenti di personalità e durante uno di questi momenti, attacca il padre e gli ruba la spada. Fugge dal castello e comincia a vagare per le terre disabitate, quando viene attaccato da un branco di lupi, a salvarlo sarà un mago di nome Sparviere, che si trova in quelle lande desolate per scoprire l'origine dello squilibrio. Non avendo una meta Arren si accoda a Sparviere, ma in un momento in cui non sono insieme, Arren si trova ad affrontare dei venditori di schiavi che stavano cercando di imprigionare una ragazza: riesce a salvarla, ma poco dopo viene a sua volta imprigionato. In suo aiuto accorrerà nuovamente Sparviere. I due si recano a casa di Tenar una guaritrice amica del mago, che ha preso con sé l'orfana Therru, la ragazza che Arren aveva salvato, ma le sorprese non sono finite perché gli uomini che avevano tentato di rendere Arren e Therru schiavi sono al servizio del mago Aracne che ordina loro di catturare Sparviere. In mancanza del mago, prendono Tenar in ostaggio, mentre Aracne prende Arren.
Riuscirà sparviere a salvarli e a riportare l'equilibrio nel mondo?

Pensiero:

Sinceramente non so cosa pensare di questo film. Si apre su uno scenario che avrebbe necessitato di una spiegazione migliore e si chiude lasciando un finale aperto, tipico di Miyazaki, ma che riesco ad accettare solo in Hayao.
Mi ha lasciata a dir poco perplessa, come entrare in una sala cinema a film cominciato e riuscire a seguire bene la trama. Che cosa è successo a Sparviere e Aracne? La famiglia di Therru che fine ha fatto? Racconti lacunosi che avrebbero necessitato di qualche flashback.L'apatia del protagonista (venuta meno giusto nel finale) mi ha impedito di essere partecipe delle sue vicende e del suo dolore. Il canto di Therru ha ricalcato un must del padre dell'autore, ma sembra essere stata messa lì per caso.
In sostanza concordo con il grande Hayao: Goro non era pronto per un film del genere e le lacune sono ancora più evidenti se messe a confronto con la genialità paterna.
Giudizio finale:  (Carino ma niente di più)

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